Anfibi e Rettili del bosco

RAGANELLA ITALICA Hyla intermedia

Di aspetto simile ad una rana piccola e snella, la raganella ha un colore verde acceso ed una sacca vocale marrone che utilizza per emettere i caratteristici richiami riproduttivi. Ha ventose sulle dite che le permettono di arrampicarsi agevolmente sugli alberi, arbusti e muri. sul fianco ha una caratteristica riga che va dal grigio al beige. Il ventre è biancastro.

TAGLIA: di norma lunga 4-5 cm.
HABITAT: vive in zone umide ricche di vegetazione come nell’aperta campagna.
DISTRIBUZIONE: in Italia è presente su tutto il territorio nazionale fino a circa 1850 m di quota.
ALIMENTAZIONE: è insettivora, si nutre di piccoli artropodi sia terrestri che acquatici.
RIPRODUZIONE: a fine primavera raggiunge piccola raccolte d’acqua, i maschi emettono richiami per attrarre le femmine e dopo l’accoppiamento queste depongono in acqua circa un centinaio di uova.
NOTE: in passato veniva considerata una varietà della raganella europea, (Hyla arborea), di recente grazie a test genetici ha assunto il ruolo di specie.

BISCIA DAL COLLARE Natrix natrix

è un serpente europeo non velenoso, tipicamente marrone, grigio o nero con un collare giallastro dietro la testa, da cui il nome. La livrea può anche presentare delle bande trasversali nere sui fianchi. La pupilla è tipicamente rotonda. Di abitudini acquatiche, è un abile nuotatrice. D’estate frequenta luoghi ricchi di vegetazione, d’inverno invece va in letargo.

TAGLIA: di norma lunga 90 cm, nel delta del Po può raggiungere i 2 metri.
HABITAT: preferenzialmente ambienti umidi in prossimità dei corsi d’acqua. A volte anche fra i campi e altri luoghi più aridi.
DISTRIBUZIONE: in Italia è presente ovunque, isole comprese.
ALIMENTAZIONE: carnivora, caccia per lo più anfibi, anche se può mangiare pesci e mammiferi.
RIPRODUZIONE: l’accoppiamento avviene da aprile a maggio, è seguito dalla deposizione di 10-30 uova che si schiudono dopo circa 1 settimana. i giovani sono subito indipendenti.
NOTE: Non disponendo di veleno, se minacciata si finge morta e produce con apposite ghiandole una sostanza maleodorante.

RAMARRO Lacerta bilineata

di notevoli dimensioni, è inconfondibile per il color verde brillante e la gola blu cobalto che caratterizzano la livrea dei maschi. Le femmine e i giovani tendono invece al marrone verdastro con macchie più scure sui fianchi.

TAGLIA: può crescere fino a 45 cm.
HABITAT: predilige la campagna, ma si trova dappertutto dai margini dei boschi, ai giardini.
DISTRIBUZIONE: in Italia è presente ovunque tranne che in Sardegna, dal livello del mare fino a 1800 m d’altitudine.
ALIMENTAZIONE: si ciba di insetti, lumache, vermi e piccoli vertebrati, può arrampicarsi sugli alberi per rubare uova o predare piccoli nidiacei. I maschi sono molto territoriali ed ingaggiano furiosi combattimenti.
RIPRODUZIONE: In maggio-giugno, depone da 5 a 20 uova che vengono interrate in una piccola buca.
NOTE: è una specie utile all’uomo in quanto insettivora, e seppur cerca di mordere quando si prova a catturarlo non è assolutamente pericolosa. La coda può essere persa in caso di necessità, ma in breve tempo ricresce.

TARTARUGA PALUSTRE AMERICANA Trachemys scripta

testuggine originaria del Nord America, in Italia è da considerarsi una specie aliena. Di colore verde scuro sul carapace che si scurisce col passare del tempo, presenta tinte giallastre sul piastrone. Nei maschi la coda è più lunga che nelle femmine è costituisce un utile carattere per distinguere i sessi.

TAGLIA: può misurare fino a 25 cm, le femmine sono più grandi dei maschi che arrivano a 15 cm.
HABITAT: ama ambienti acquatici fermi, preferendo acque fangose e ricche di vegetazione.
DISTRIBUZIONE: in Italia è presente ovunque, sfuggita a cittadini privati o introdotta purtroppo intenzionalmente in natura.
ALIMENTAZIONE: onnivora da giovane, quando cresce diventa prevalentemente vegetariana.
RIPRODUZIONE: depone da 2 a 30 uova in buche del terreno. La temperatura del nido determina il sesso dei nascituri.
NOTE: viene anche chiamata tartaruga dalle orecchio rosse e gialle, se appartiene rispettivamente alla sottospecie “T. s. elegans” o “T. S. scripta” rispettivamente. Fortemente invasiva entra in competizione con le tartarughe nostrane, meno aggressive.